La depressione

Quando è l’ora giusta di cambiare strada!

A tutti, almeno una volta, nella vita è capitato di sentirsi particolarmente giù di morale, ma questa sensazione non può essere definita semplicemente: depressione.

La depressione vera, non è un comune calo dell’umore, nè un periodo particolarmente triste, né tantomeno il tradizionale “Vedo tutto nero”.

Si tratta di un disturbo psicologico molto più complesso e serio, da non sottovalutare. Aspettare che passi, significa solo lasciarsi andare, senza difendersi da questo malessere. La depressione non si cura da sé, sei tu che devi guarire te stesso dalla depressione. Sei tu che devi imparare a prenderti cura della tua anima e del tuo corpo…solo tu!

Una persona è depressa quando manifesta questi sintomi e disturbi:

  • vive per un periodo troppo lungo senza stimoli o piacere
  • ha continui sensi di colpa
  • soffre di una bassa autostima
  • soffre di disturbi del sonno
  • presenta disturbi di tipo alimentare
  • ha scarsa capacità di concentrazione
  • è profondamente triste, ecc.

Tutto ciò nella persona depressa altera, notevolmente, le normali attività quotidiane e le relazioni affettive. C’è, addirittura, chi decide di non andare più a lavoro, oppure di non prendersi cura della propria famiglia, dei propri figli e soprattutto di sé stesso, perché lo ritiene inutile.

La persona depressa si sente vuota, insignificante, trasparente. La sua presenza altro non è che una totale assenza nei confronti della vita.

Come si manifesta lo stato depressivo?

La depressione si presenta come una crisi profonda che spinge il soggetto a cambiare radicalmente il suo modo di vivere.

Anche se tutto è esattamente identico a prima, alla persona depressa ogni cosa sembra diversa ed insignificante. Ogni cosa perde di senso.

La depressione ti blocca. Indietro non si può tornare, o si resta fermi ed è deleterio, oppure si decide di chiedere aiuto ad un bravo psicologo psicoterapeuta.

La scelta non è immediata, nè tantomeno facile da fare, ma sicuramente indispensabile.

Per poter continuare a vivere, si deve decidere di lasciarsi morire. Accettare ciò, è già un primo passo verso la propria guarigione.

Quali sono le possibili cause?

In alcuni pazienti, le motivazioni sono evidenti, perché strettamente legate ad un evento reale e traumatico, che può essere un lutto, un licenziamento, un divorzio, un incidente, una malattia, ecc.

In altri casi, invece, si parla di depressione endogena, ossia di un disturbo legato, non a fatti esterni al soggetto, bensì interni. In questi casi sembra che la causa principale sia legata a particolari alterazioni dei meccanismi cerebrali, che sono responsabili della regolazione dell’umore. Tutto dipenderebbe dalla carenza di alcuni neurotrasmettitori, ossia della serotonina, noradrenalina e dopamina, i famosi messaggeri dell’allegria.

A tal proposito, molti specialisti tendono a curare questo disturbo con psicofarmaci, in grado di aumentare la produzione di questi neurotrasmettitori. In ogni caso, tali farmaci non fanno guarire, ma solo rialzare il tono dell’umore.

La vera guarigione si ha nel momento in cui il paziente si rende conto della propria condizione e decide, in prima persona, di volerla cambiare, per tornare a vivere serenamente la propria quotidianità.

Una vera e propria rinascita!

La depressione colpisce anche gli adolescenti?

Purtroppo, i bambini e i più giovani non sono esenti da tale rischio. Sicuramente c’è una differenza nella manifestazione dei sintomi, rispetto ad un paziente adulto, ma in entrambi i casi è possibile soffrire di depressione.

Negli adolescenti, oltre al calo dell’umore, ad atteggiamenti di isolamento e da un forte senso di inadeguatezza, possono manifestarsi comportamenti aggressivi verso i familiari e gli amici, e un calo del rendimento scolastico.

Molti ragazzi iniziano a soffrire anche di disturbi del comportamento alimentare, come la bulimia e l’anoressia; altri invece affogano la disperazione nell’alcol e nella droga. Tutti comportamenti autolesionistici, che indicano la presenza di un profondo malessere interiore.

È molto importante intervenire come genitori ed evitare che questi atteggiamenti trascinino, ancora di più, il giovane paziente nel profondo vortice della depressione.

Per quanto riguarda i bambini, invece, l’argomento è molto più recente. Solo da pochi anni, infatti, la Medicina e la Psicologia ha iniziato ad approfondire gli studi a riguardo. Si tratta di una tematica alquanto complessa e delicata.

Il bambino che soffre di depressione può lamentare sintomi come:

  • mal di pancia
  • eccessiva stanchezza
  • paure infondate
  • isolamento
  • rifiuto del gioco
  • atteggiamenti aggressivi
  • pianto improvviso

Attenti alle emozioni!

La depressione purtroppo livella tutte le emozioni: niente dà più gioia, felicità, rabbia o tristezza. Chi arriva a soffrire di depressione vuol dire che ha represso più del dovuto le proprie emozioni e le proprie paure. A volte dire qualche NO, fa bene a noi e agli altri.

È meglio dire NO oggi, che essere depressi domani.

La chiave di svolta sta nel non creare una condizione di congelamento emotivo, che poi a lungo andare provoca ferite interiori profonde e doloranti, che è più difficile far rimarginare.

Dietro la passività di una persona depressa, si nasconde una carica aggressiva impressionante, che tende spesso a rivolgere contro sè stessa.

Se da soli non siamo in grado di cambiare le cose che ci fanno male o che ci creano frustrazioni, è bene rivolgersi ad un professionista del settore, un bravo psicologo o psicoterapeuta con studio a Roma, in grado di capire la situazione e proporre il trattamento più giusto da seguire per la risoluzione del problema.

Sul sito troverai un elenco aggiornato di tutti gli psicologi presenti nella città di Roma, specializzati proprio nella cura dei disturbi depressivi.

La soluzione c’è, spetta solo a te rialzare la testa e decidere di volerti bene!